I taralli!

I taralli!

La mia versione!

Premessa necessaria: sono sarda. Spero quindi di non aver tappato clamorosamente con questo classico pugliese che ho rivisto (ma solo nelle dosi e nella temperatura del forno). L’ho dovuto rivedere perchè seguendo le dosi che si trovano sul 90% dei siti alla voce “taralli”, m’è venuto fuori un macigno impossibile da lavorare e ho dovuto ricominciare daccapo. Ho quindi rivisto le dosi, ottenendo un impasto soffice e molto più semplice da impastare, considerando che in questi giorni sono un acciacco ambulante tra raffreddore, muscoli delle braccia indolenziti e tosse che non mi da tregua, non sono fisicamente in grado di gestire un impasto troppo sodo! Per quanto riguarda la cottura, io ho usato il mio fidato fornetto, lo preferisco quando si tratta di far asciugare una preparazione, rivedendo la temperatura e la modalità. A me ci sono voluti 40 minuti, più 10 per non avventarmi su quei ricciolini dorati e croccanti. Ci vuole un po’ di pazienza, ma credetemi, ne vale la pena!
Usate un olio di qualità, qui si sente ed è quello che, col vino, caratterizza questi salatini. Il vino potete aprirlo per l’occasione, per poi usarlo come accompagnamento per l’aperitivo.
Ultimo appunto: come noto, si possono aromatizzare coi semini o le spezie che si preferisce, io ho voluto usare il pepe, ma potete usare i semi di finocchio (appena pestati), magari quelli di cumino per dargli una nota diversa, del curry, paprika o zafferano; la scelta è limitata alla vostra fantasia!

Ingredienti:

Per 30 taralli da 8 gr l’uno:

  • 150 gr di farina 00;
  • 30 gr di olio extravergine di oliva;
  • Un bel pizzico di sale;
  • Pepe a gusto (o altri semini o aromi);
  • 50 ml di vino bianco a temperatura ambiente.

Utensili:

  • Ciotola capiente;
  • Pentola;
  • Schiumarola;
  • Canovacci;
  • Teglia da forno.

Taralli

Preparazione:

Raduniamo nella ciotola tutti gli ingredienti, se usate i semini aggiungeteli ora, stessa cosa per quanto riguarda spezie o altri aromi. Io ci son andata pesante col pepe, usando il macinino largo, mi piace che si senta!

Taralli
Lavoriamo inizialmente con la forchetta, per far legare il composto, per poi impastare con le mani. Io l’ho maneggiato per una decina di minuti, lavorando sul piano un po’ come quando si impasta per il pane, tirando l’impasto e ripiegandolo verso di me. Dobbiamo ottenere una palletta morbida ma non appiccicosa, che avvolgiamo nella pellicola e lasciamo riposare per 20 minuti a temperatura ambiente.

Taralli
Ormai lo sapete, sono pignola! Quindi mi son messa a pesare ogni singolo pezzo d’impasto, tenendo una media di 8 gr (alcuni erano da 7 e pochi altri da 9).
Formiamo dei salsicciotti che andiamo ad unire nelle punte, dando la forma del tarallo. La cosa bella è che sono tutti diversi, ma tutti bellini e cicciotti!

Taralli
Pigiate bene le estremità, altrimenti si rischia che si aprano in cottura. Scaldiamo l’acqua, io personalmente l’ho condita con una presa di sale, non so se ci vuole però l’idea di cuocerli sciapi non riuscivo a mandarla giù! Personalmente li ho cotti a gruppi di 10, calateli uno per volta e controllate che non si attacchino al fondo, si rischia che cuociano troppo e diventino “rugosi” (mi è successo con 3 di loro, non perdono di gusto o di croccantezza, sono solo meno lisci).
Quando salgono a galla, sono pronti! Raccogliamoli con la schiumarola e sistemiamo sul canovaccio ad asciugare.

Taralli
Una volta ben asciutti (io li ho tamponati e girati per assicurarmi che si fossero asciugati bene), li andiamo a sistemare sulla teglia, scaldando il forno a 180° statico.

Taralli
Io ho cotto per 20 minuti, poi li ho girati così che il lato superiore risultasse a contatto con la teglia ed ho infornato per altri 20 minuti. La cottura dipende dal vostro forno, teneteli d’occhio! Sforniamo e lasciamo raffreddare (io li ho messi sul tagliere), quindi serviamo con un bel bicchiere di vino!

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